Ipotesi e pensiero corto: pro e contro del paradigma relativistico.
Le ipotesi sul futuro sono utili, a patto di non considerarle future certezze.
ContinuaLe parole del lavoro e quelle che lavorano. Qui, dove linguaggio e lavoro si incontrano, grazie al lavorìo costante delle parole.
Le ipotesi sul futuro sono utili, a patto di non considerarle future certezze.
ContinuaNon facciamo che parlare del virus e delle conseguenze psicologiche della quarantena. È normale, ma c'è di più.
ContinuaCovid-19 ha messo in crisi una parola a cui siamo molto affezionati: certezza. Una parola che però aveva in sé trappole e illusioni, con origini e radici ben salde.
ContinuaIl nostro linguaggio non è solo la lingua che parliamo. E non è nemmeno una linea retta che va da chi parla a chi ascolta. Assomiglia invece molto più a un labirinto in cui ci dobbiamo costantemente orientare.
ContinuaDalla certezza al dubbio, c'è una storia fatta di grandi rivoluzioni. Ma il nostro linguaggio si adegua sempre con fatica.
ContinuaIl mondo del lavoro è in rivoluzione e come per ogni cambio di paradigma dobbiamo cambiare anche il nostro linguaggio; perché con le parole facciamo un lavoro di incorniciatura: a volte ci aiutano a vedere meglio, altre volte ci precludono cose importanti.
ContinuaIl nostro lavoro può diventare ogni giorno un laboratorio dove imparare e allenarsi a fare un nuovo mestiere: quello di lavorare su sé stessi lavorando con gli altri.
ContinuaObiettivo, ruolo e contesto sono i tre pilastri a cui aggrapparsi quando la comunicazione si fa difficile. Ma il percorso è ricco di insidie.
ContinuaLa differenza tra sapere e conoscere è sottile, impercettibile, ma rivoluzionaria. Ed è tutta racchiusa nelle parole "perché" e "come".
ContinuaIl feedback è uno strumento dialogico e mai valutativo. Qualche vecchio appunto in forma grezza.
ContinuaInterazioni e configurazioni discorsive: qualche riga sul perché il linguaggio è la "cosa" da osservare, mettendo da parte - almeno per ora - "chi" questo linguaggio lo parla.
ContinuaCambiare le organizzazioni vuol dire prima di tutto cambiare il modo in cui ne parliamo. Allora perché non riusciamo a scrollarci di dosso queste vecchie parole: meccanismi, procedure, gerarchia e regole?
ContinuaIl linguaggio è come una variopinta tavolozza di colori con cui dipingiamo lo spazio discorsivo. Giudicare equivale al colore rosso: cosa facciamo di solito di fronte al rosso?
ContinuaDefinire e collocare i ruoli nell'organigramma è un passaggio fondamentale per l’azienda, ma non può essere il punto di arrivo. Sarebbe come andare a teatro solo per vedere la trama scritta sulla locandina.
ContinuaPerché le chiamiamo "soft" skills se sono così importanti? Perché non c'è accordo sulla loro definizione? E perché, alla fine, non c'è mai budget abbastanza per loro?
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